Castagne
Nonostante la presenza di carboidrati, l’ elevato contenuto di fibre, caratteristico delle castagne, le rende un cibo a basso indice glicemico, adatto ad evitare pericolosi picchi nelle concentrazioni di zuccheri nel sangue.
Sono inoltre ricche di ferro, potassio e magnesio.
Rispetto ad altra frutta a guscio, sono meno ricche in ossalato, molecola che può favorire la formazione di calcoli renali, e contengono, invece, una buona fonte di acidi grassi essenziali, soprattutto acido linoleico e acido oleico. Quest’ ultimo lo stesso dell’ olio di oliva, cui sono imputabili i molti benefici per la salute.
Per tutte queste qualità possono essere consumate come spuntino, o merenda nella dose di 80-100g (circa 5-7 castagne), nel periodo autunnale.
Molto consigliate prima o dopo un allenamento per la buona dose di sali minerali, vitamine, e energia che apportano. Possono essere consumate anche in gravidanza. Andrebbero moderate in caso di diabete mellito tipo 2.
Le castagne si consumano soprattutto arrostite (caldarrosta) e lesse (ballotta).
Dalle castagne si ricava anche l’omonima farina, ingrediente base di molti dolci come il castagnaccio, e la polenta.
Le castagne sono i frutti del castagno, da non confondere con i semi dell’ippocastano, conosciuti come castagne matte e non commestibili; si differenziano dai marroni, per la forma rotondeggiante e minuta, la buccia più spessa e il colore più chiaro.
SCOPRI LE ALTRE RICETTE AUTUNNALI PRESENTI NEL MIO BLOG !
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!