VITAMINA D3
La vitamina D3 è una vitamina liposolubile, che contribuisce a mantenere nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue.
Viene in grande parte accumulata dal nostro organismo attraverso l’esposizione ai raggi solari e va integrata solo in situazioni particolari, legate alla crescita, alla gravidanza e all’allattamento.
In quali alimenti è presente?
Si trova nei pesci grassi, come il salmone, latte e derivati, uova, fegato e verdure verdi, ma soprattutto nell’olio di fegato di merluzzo.
Cosa causa una carenza di vitamina D3?
Dal momento che la maggior parte della vitamina D viene recepita dai raggi del sole, una carenza di questa vitamina può derivare da comportamenti che impediscano l’esposizione al sole, come il vestirsi troppo coperti, l’utilizzare protezioni solari troppo elevate o restare al chiuso per lunghe ore.
Quando è utile l’integrazione?
L’AIFA afferma che l’integrazione di questa vitamina è consigliata con valori inferiori a 30. In realtà i valori ottimali, per godere al meglio dei suoi benefici, sono almeno di 60-80. (N.B. Non bisognerebbe superare i 100, per evitare tossicità)
Come e quando, assumere la vitamina D3?
L’assunzione migliore volta è in forma liquida, in gocce, giornaliera, di 2000 U, o 4000 U, e non ogni 15 giorni o una volta al mese, perché tende ad abbassarsi rapidamente. In questo modo, invece, si raggiungono facilmente i livelli ottimali, in caso di carenza.
E’ consigliata l’assunzione al mattino, subito dopo la colazione, perché essendo una vitamina liposolubile, viene assorbita meglio a stomaco pieno, inoltre la luce solare ne potenzia l’effetto. L’integratore ideale, per massimizzarne l’assorbimento, deve contenere anche una componente grassa, come l’olio d’oliva!
Anche assumere magnesio, e vitamina k2, aiuta, ad aumentare l’efficacia della vitamina D3!
Spesso gli integratori combinati di D3 e K2 sono formulati per fornire dosaggi bilanciati.
L’azione delle integrazioni non è immediata: è necessario del tempo, affinché si mostrino i primi effetti., come per qualunque altra forma di integrazione, è necessario un trattamento minimo di 1-2 mesi.
Recenti studi epidemiologici hanno dimostrato che in Italia l’incidenza della carenza di vitamina D3 è maggiore rispetto ai paesi del nord Europa, perché se è vero che i secondi soffrono più di noi la scarsità di luce solare, essi hanno acquisito già da tempo l’abitudine di “rinforzare” gli alimenti con aggiunte di vitamina D3, cosa da noi ancora non molto diffusa.
In particolare nel nostro Paese la carenza di vitamina D3 si manifesta in donne in menopausa , e in circa 80% della popolazione anziana.
I benefici correlati ad un integratore interessano solo persone che hanno una carenza reale, rilevata attraverso gli esami del sangue. Mentre è del tutto inutile, e potenzialmente pericoloso, prendere integratori se i propri livelli sono già normali.
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